Dichiarazione della Consigliera per le Pari Opportunità Pamela Franceschini

Esprimo tutto il mio disappunto, sconcerto, e profondo disagio per l'articolo uscito oggi, 20 ottobre, sul Messaggero,  relativo ad una violenza sessuale perpetrata a danno di una giovane donna  nel 2011. Ritengo che il racconto di un episodio di cronaca ancorché giudiziaria dovrebbe concentrarsi sulla notizia e non su elementi "ridondanti" che creano solo nocumento all'immagine della donna vittima di violenza. Il linguaggio è uno strumento molto importante nella lotta contro la discriminazione e la violenza in quanto contribuisce a costruire modelli culturali e, quindi anche i modelli di "genere" maschile e femminile. La lingua ha un ruolo fondamentale nella "costruzione sociale della realtà": attraverso di essa si assimilano molte delle regole sociali indispensabili alla nostra sopravvivenza, attraverso i suoi simboli, si impara a leggere il mondo, gli altri, noi stesse/i e a valutarli. Un linguaggio che associa le caratteristiche femminili a modelli negativi (si pensi ai modi di dire!), che nasconde la presenza femminile dentro le espressioni maschili, perpetua una discriminazione di genere. Ricordo inoltre che questo è anche contro la legge perchè la recente Convenzione di Istanbul sancisce (cap.3.12) l'obbligo di "promuovere i cambiamenti nei comportamenti socio-culturali delle donne e degli uomini, al fine di eliminare pregiudizi, costumi, tradizioni e qualsiasi altra pratica basata sull'idea dell'inferiorità della donna o su modelli stereotipati dei ruoli delle donne e degli uomini". Da ultimo, mi auguro, per l'immediato futuro, che ci sia una maggiore attenzione da parte di tutti i media verso un corretto uso del linguaggio con particolare riguardo alle questioni di genere.

Lo dichiara la Consigliera per le Pari Opportunità del Comune di Rieti Pamela Franceschini.

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