Museo Civico

Il nucleo originario della collezione iniziò a formarsi in età tardo rinascimentale, quando una serie di lapidi furono riunite e sistemate sotto i portici del Palazzo Comunale della città. In un secondo momento a questo gruppo di iscrizioni fu affiancata una piccola raccolta di opere d'arte, dipinti, sculture ed oreficerie accumulate dal Municipio di Rieti in seguito all'esproprio dei beni degli enti ecclesiastici. La raccolta fu sistemata a partire dal 1865 nelle sale dell'ex convento di S. Agostino per poi essere spostata nel 1909 al secondo piano del Palazzo Comunale. Nasceva così la celebre "Quadreria Civica" di Rieti, ossia il nuovo deposito dei "beni culturali" del municipio. Il museo, in questo periodo, vantava già il nucleo di opere preziose di Zanino di Pietro, Luca di Tommè e Antoniazzo Romano; che lo ponevano tra le piccole raccolte regionali contemporanee di grande interesse storico-artistico. Nei decenni successivi pervennero al museo nuove collezioni di oggetti d'arte. L'attuale collezione, aumentata da opere donate da privati (per ultima quella della famiglia Salvati) o da depositi temporanei (materiale statale proveniente dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio), è stata distribuita in due diverse sedi, quella Storico Artistica e quella Archeologica.

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