Il Sindaco Simone Petrangeli ha incontrato questa mattina il Commissario straordinario della Riserva naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile, Guido Zappavigna, insieme ai rappresentanti del coordinamento della stessa Riserva e del comitato dei produttori agricoli. Nel corso dell'incontro si è parlato a lungo del futuro dei Laghi, in vista anche del nuovo Piano di assetto che interesserà la Riserva naturale.
Il Sindaco, nei prossimi giorni, si farà promotore di un ulteriore incontro a cui saranno invitati a partecipare i sindaci degli altri comuni della Piana (Cantalice, Colli sul Velino, Contigliano, Poggio Bustone e Rivodutri) per affrontare, insieme a loro, il tema del nuovo assetto e tutte le problematiche emerse anche nel corso della riunione di oggi.
Il Comune, inoltre, si è impegnato a convocare una riunione della Commissione Ambiente, a cui sarà invitato a intervenire il Commissario straordinario della Riserva, e a istituire uno sportello presso l'URP, e on-line sul sito istituzionale, che si occuperà di raccogliere le osservazioni e le proposte dei cittadini in vista della redazione del Piano che dovrà decidere le nuove modalità di gestione della Riserva e il suo regolamento.
I rappresentanti del coordinamento degli operatori della Riserva e del comitato dei produttori agricoli hanno indicato al Sindaco Petrangeli le seguenti priorità, indispensabili ad assicurare la continuità e la redditività delle attività agricole nell'ambito della Riserva:
- Norme chiare, semplici e facilmente applicabili per l'adeguamento ed ampliamento ottimale delle strutture strettamente necessarie alla conduzione dell'attività agricola, con tempi rapidi e certi di risposta da parte delle autorità competenti per autorizzazioni ambientali e varie;
- Creazione dello sportello unico per le attività connesse all'agricoltura, evitando ai produttori estenuanti peregrinazioni da un ufficio all'altro;
- Soluzione facilmente applicabile per la difesa delle colture dai danni da fauna, con pratiche non aggravanti per il conduttore del fondo e in linea con le esigenze di tutela naturalistica;
- Controllo delle specie più invasive, in altre parole il cinghiale, anche attraverso sistemi di cattura, stabulazione, controllo sanitario e macellazione a fini alimentari, con commercializzazione come prodotto di pregio;
- Individuazione di colture alternative alle attuali, in grado di assicurare minor impatto ambientale e migliore redditività, anche con il ricorso a marchi di tipicità, qualità e provenienza geografica;
- Costituzione di un tavolo permanente tra produttori e Riserva naturale per la soluzione di eventuali problemi di compatibilità tra produzione agricola e conservazione naturalistica.