EuRieti è un progetto nato per recuperare le professionalità reatine che lavorano nel mondo per ri-metterle in contatto con i giovani (studenti e non) residenti a Rieti. È un laboratorio di culture e passioni che vuole dare un ruolo alla nostra Città in un contesto più ampio dell’attuale, al fine di favorire la crescita culturale e la rinascita di possibilità di studio e occupazionali dei nostri giovani. È un’iniziativa nata per fare "rete" e in quest’ottica si è deciso di partire dal social network più seguito, Facebook. Uno strumento che, a costi ridotti, ti permette di diffondere velocemente dei contenuti. La comunicazione di questo progetto che include la realizzazione del logo, la definizione di una linea editoriale e lo studio di possibili iniziative dedicate al progetto sono stati affidati ad una professionista reatina, residente fuori Rieti. Particolare, a dirla tutta, che rispecchia perfettamente i principi ispiratori di EuRieti.
Per quanto riguarda i costi, basta consultare l’incarico regolarmente pubblicato sull’Albo pretorio: il professionista ha chiesto il minimo indispensabile (complessivi 3.550 euro lordi da maggio a dicembre in cui è inclusa la progettazione del logo) e nello spirito stesso di EuRieti ha messo a disposizione le sue competenze tenendo ben presente quali sono le condizioni finanziarie dell’Ente. Se non lo avesse fatto - e in passato questo scrupolo lo hanno avuto in pochi a giudicare da quanto e come spendeva le risorse la passata Amministrazione - in molti avrebbero potuto davvero gridare allo scandalo.
La congruità, anzi l’esiguità della somma richiesta, rispetto al lavoro, è testimoniata dalle numerose opinioni di professionisti del settore che nelle ultime ore, attraverso i blog e i social network, hanno espresso il loro dissenso nei confronti di questa polemica, apparsa strumentale e dalla quale traspare evidente la scarsa comprensione dell’argomento in discussione.
Qualcuno ha misurato la qualità dell’impegno con il numero di fans della pagina, - dichiara in merito l’Assessore alle Culture, Diego Di Paolo - confondendo, evidentemente, lo scopo di proselitismo di un profilo Facebook con lo scopo di creare un network qualificato e interessato. Il numero di fans si ottiene facilmente investendo altri soldi e creando un profilo di altra tipologia “chiedendo amicizie”. Qui si è voluto fare un lavoro di tipo completamente diverso ed ho condiviso pienamente la scelta qualitativa". All’Amministrazione comunale si chiede di comunicare meglio, questo sta facendo con l’aiuto di professionisti di fiducia e di adeguati strumenti.