Prosegue l’opera di riorganizzazione e di razionalizzazione degli strumenti urbanistici e di semplificazione delle procedure avviata dall'Amministrazione comunale, rivolta principalmente all’attuazione degli obiettivi di mandato, come il consumo zero di suolo e il riutilizzo e il recupero dell'esistente, che restano capisaldi nella ricerca di strategie di sviluppo sostenibile del territorio.
“La delibera sottoposta all’approvazione del Consiglio comunale nel corso della seduta del 7 aprile, in attuazione della legge 98/2013 (decreto del fare) - dichiara l’Assessore all’urbanistica Andrea Cecilia - consente ai cittadini di attivare un percorso semplificato per eseguire opere di demolizione e ricostruzione dei propri fabbricati, anche all’interno del Centro storico (e nei nuclei storici delle frazioni). Tale norma, infatti, dispone l'obbligo per i Comuni di individuare entro il 30 giugno 2014, tutte le aree nelle quali non sarà possibile applicare la SCIA (segnalazione certificata di inizio attività) per lavori di demolizione e ricostruzione o per varianti ai permessi a costruire, comportanti modifiche della sagoma dei fabbricati. Ciò, viceversa, consentirà di applicare alle restanti zone la semplificazione normativa. Nella delibera si presta particolare attenzione alla conservazione del patrimonio esistente, prevedendo, per tutti i fabbricati di maggior pregio, l’obbligo del restauro e risanamento conservativo o il ricorso a piani di recupero”.
Il prossimo obiettivo dell'Amministrazione sarà quello di portare all'attenzione del Consiglio comunale la proposta di perimetrazione delle aree del Centro storico al fine di consentire ai cittadini la presentazione dei piani di recupero del patrimonio esistente, come previsto dalla legge 5 agosto 1978, n. 457, art. 27.
“La perimetrazione - aggiunge l’Assessore all’Urbanistica - riguarderà tutte le aree del Centro storico, in un progetto integrato di riqualificazione urbana incentrato su obiettivi coerenti con il più ampio piano strategico “Diventiamo Città” che consentiranno di riqualificare e valorizzare anche le vie minori del Centro storico, rivedere il sistema delle reti tecnologiche e accompagnare il processo di pedonalizzazione con l’inserimento di servizi, funzioni attrattive e infrastrutture”.