“Alla lettura del testo del decreto sugli Enti Locali convertito in legge, per ora solo al Senato, un misto di rabbia e delusione ha colto i sindaci dei numerosi Comuni in predissesto che stanno tentando di salvare le proprie comunità dal default. Evidentemente non esistiamo e il governo sceglie di decretare quella che rischia di essere una morte annunciata.
Non aver voluto approvare emendamenti presentati dall’Anci, che non hanno nessuna incidenza sugli equilibri finanziari e contabili della finanza pubblica, è il segno del totale disinteresse del governo verso le comunità locali e i territori.
I Comuni in generale, e quelli in predissesto in particolare, non riusciranno a reggere lo shock di politiche governative che li obbligano a scelte insostenibili. Noi che abbiamo deciso di salvare i nostri Comuni siamo danneggiati da uno Stato centrale che cambia le carte in tavola dopo aver concordato con noi piani di rientro e risanamento. Oramai appare un dato acquisito: il Governo ha dichiarato guerra alle autonomie locali commissariando di fatto i Comuni.
Il nostro impegno quotidiano per salvare la città prosegue senza sosta, ma i cittadini sappiano chi sono i responsabili di una situazione che rischia di costringere i comuni a tagliare servizi ed attività necessarie alla coesione sociale.
Dopo le province hanno deciso di chiudere anche i comuni? Con questo spirito siamo pronti a riunire tutti i comuni in predissesto, con i quali condividere qualsiasi forma di protesta e sollecitazione nei confronti del governo e del parlamento.”
E’ quanto dichiara il sindaco di Rieti, Simone Petrangeli.