Alcuni sindaci e i rappresentanti dei medici di medicina generale hanno sottoposto alla attenzione del consigliere delegato alla Sanità, Enrico Zepponi, e del sindaco, Simone Petrangeli, in qualità di presidente della Conferenza locale per la Sanità della provincia di Rieti, le problematiche inerenti le Unità di Cure Primarie (Ucp).
In sostanza la riorganizzazione dell’assistenza territoriale, che prevede l’accorpamento in una unica sede di più medici, ora operanti in più studi in diversi comuni o frazioni così da rispondere alle necessità di una utenza con ridotta mobilità ed elevati bisogni assistenziali, rischia di produrre una vera e propria carenza di assistenza nelle aree più periferiche e prive di servizi.
La nuova organizzazione, che prevede l’apertura delle Ucp nell’arco dell’intera giornata, nella nostra realtà, visto il territorio e la distribuzione geografica della popolazione, è applicabile solo nella città di Rieti. Il sindaco ha quindi inviato una lettera alla Regione Lazio e agli esponenti politici chiedendo una specifica deroga per quanto riguarda la trasformazione/accorpamento delle UCP operanti in zone disagiate (ex distretti 4 e 5 e comprensori periferici dell’ex distretto 1 Valle del Turano e comune di Cittaducale oltre alle 2 UCP-S dell’ex distretto 2) per individuare soluzioni organizzative tarate sulle necessità specifiche dei territori.
La situazione che si creerebbe, nel caso in cui non si dovesse tenere conto delle criticità evidenziate, porterebbe, oltre ai disagi per le popolazioni, anche a un incremento degli accessi al pronto soccorso con tutto ciò che ne consegue in termini di sovraffollamento e di ricoveri impropri.