Il Consiglio comunale riunito giovedì 30 ha approvato all’unanimità dei presenti l’atto di indirizzo finalizzato al rilascio del permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici per edificio pubblico interessato da interventi di restauro e risanamento conservativo nel complesso immobiliare “ex Carcere di Rieti”, in via Terenzio Varrone 55.
La proposta è stata presentata dall’Agenzia del Demanio che ha previsto per Rieti un finanziamento di 6 milioni di euro nell’ambito del Piano dell’investimento immobiliare 2024-2026 dell’Agenzia finalizzato alla ricollocazione di uffici governativi che figurano in locazione passiva e che comportano quindi l’esborso di affitti verso privati. La riqualificazione e ristrutturazione dell’edificio reatino in disuso dal 2009 è finalizzata ad ospitare la nuova sede dell’Ispettorato del Lavoro.
“L’Amministrazione comunale, avendo appreso della linea di finanziamento prevista dall’Agenzia del Demanio, per non rischiare di perdere l’importante occasione di investimento – dichiara l’assessore all’urbanistica e al centro storico, Giovanni Rositani - si è immediatamente fatta parte attiva presso l’Ispettorato del Lavoro di Rieti per creare le condizioni affinché il progetto potesse concretizzarsi. A seguito di interlocuzioni con tutti i soggetti coinvolti, è stato scelto lo strumento urbanistico maggiormente in grado di garantire velocità ed efficacia all’iter. Ora, con l’approvazione unanime da parte del Consiglio comunale, l’Agenzia del Demanio potrà procedere alla progettazione esecutiva e successivamente all’appalto dei lavori. Questa ulteriore positiva notizia si inserisce nella grande visione di riqualificazione, rigenerazione e rifunzionalizzazione dell’intero centro storico, già avviata nella precedente Amministrazione comunale e sulla quale stiamo intervenendo, con l’attuale Amministrazione, portando come valore aggiunto l’inserimento di tanti altri soggetti pubblici che, a vario titolo, potevano essere cointeressati agli obiettivi di rigenerazione strategica della Città. Nell’ambito di tale visione si inserisce, infatti, il coinvolgimento di Cotral che realizzerà l’hub per il trasporto locale alla Stazione ferroviaria e permetterà di liberare Piazza Cavour dagli stalli ASM, dell’Archivio di Stato che si trasferirà all’ex Banca d’Italia, dell’Ufficio Ricostruzione Lazio che realizzerà il Campus universitario all’ex Ospedale Civile, del Ministero della Cultura che ha finanziato con ben 5 milioni di euro la realizzazione del Museo Nazionale dei Sabini alla ex Sacchetti Sassetti, della Regione Lazio che sta conducendo attività di manutenzione, decoro e riqualificazione dell’intero tratto cittadino del Fiume Velino attese da anni. Questo faticoso e articolato lavoro di legatura e dialogo tra una serie di soggetti pubblici in grado di investire e contribuire alla rigenerazione del centro cittadino, si aggiunge ai progetti materiali già in campo e pronti a partire come, tra gli altri, i fondi del Pinqua che permetteranno di intervenire sulle strade del centro o quelli residui del Parco Circolare diffuso che, a seguito dell’avvenuta rimodulazione, permetteranno di recuperare l’ex Mercato coperto. Una visione davvero imponente, che sarà più chiara e tangibile nel giro di qualche anno, che sta consentendo a Rieti di ottenere ingenti risorse e avviare numerosi progetti utili a riportare numerose funzioni nel centro storico, elevandone il grado di qualità, pregio, decoro e sicurezza, oltre a migliorare la capacità attrattiva per nuove residenzialità e le potenzialità in prospettiva turistica. A tutto questo, infine, c’è da aggiungere il forte impulso che sta registrando la ricostruzione privata post-sisma e ulteriori significativi investimenti di natura privata. E’ innegabile che questi risultati non sono frutto del caso ma di un lavoro meticoloso della filiera istituzionale che abbiamo creato in questi anni, grazie al consenso dei cittadini, che parte dal Comune di Rieti prosegue in Regione Lazio e arriva fino al Parlamento e al Governo”.
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