«Una tenaglia incombe sulle aree interne e periferiche del Paese, sempre più impoverite da tagli dissennati e politiche che mettono a rischio la stessa sopravvivenza delle comunità.
Non posso non esprimere forti preoccupazioni rispetto al devastante impatto che avrà la riforma della Pubblica amministrazione sulla nostra città e sulla nostra provincia. La diminuzione della presenza pubblica sul territorio avrà effetti negativi anche sull'economia locale.
Rischiamo di perdere presidi importanti, con il conseguente declassamento, rispetto alla centralità di quelle aree metropolitane che continuano ad assorbire le risorse che vengono tolte ai Comuni.
La nuova geografia del Paese, calata sul territorio senza dibattito e misurata esclusivamente sulle necessità delle Città metropolitane, metterà in discussione la sopravvivenza della nostra provincia già impoverita da decenni di scarsa attenzione e di promesse non mantenute.
Non possiamo assistere inermi a tutto questo. E' necessaria una mobilitazione generale per ribadire che un territorio come il nostro non può rinunciare alla propria identità e alla propria storia.
Non si tratta di difendere degli status symbol, il rischio è ben più elevato di fronte alla certezza che il Governo, dopo averci cancellato con un tratto di penna, non ci darà nulla in cambio condannandoci all'isolamento perpetuo. La spesa dello Stato continua ad aumentare, mentre le comunità locali e i Comuni che risparmiano vengono puniti dalle scelte del Governo.
In questo Paese c'è e ci sarà non solo sperequazione sociale ma anche territoriale ed istituzionale. Non possiamo permetterlo».
E' quanto dichiara il sindaco di Rieti, Simone Petrangeli.