Il controllo di gestione è uno strumento la cui mancata attivazione non è causa di sanzioni ma l'Amministrazione comunale è consapevole della sua importanza al fine di favorire sistemi di autocontrollo, in modo che cresca, non solo negli uffici di ragioneria, ma in tutti i servizi, una cultura gestionale più improntata al raggiungimento degli obiettivi in tempi rapidi, anche con le risorse, purtroppo scarse, che si hanno a disposizione.
È bene ricordare che l’attivazione di tale servizio fu battaglia politica dell’attuale assessore al Bilancio che, come verificabile dai verbali dei consigli comunali, ne chiese l’attivazione prima e poi né contestò le modalità di svolgimento.
Il Settore finanziario, infatti, incaricato del servizio ha attivato un apposito ufficio con a capo un funzionario dotato della necessaria competenza ed esperienza e un dipendente di categoria C, interrompendo la pratica deteriore precedente che è oggetto delle indagini della Finanza e delle verifiche della Corte dei Conti.
L'attuale situazione nella quale si trova ad operare il Comune di Rieti, però, rende questo strumento assorbito da altre procedure che permettono agli amministratori di tenere sotto controllo le attività dell'Ente. Nella sostanza il Comune di Rieti è già sottoposto ad uno stringente controllo di gestione da parte di autorità superiori, avendo aderito alla procedura anti-dissesto. Occorre ricordare che l’adesione a tale procedura comporta un controllo sulla gestione dell'Ente molto più profondo di quello previsto dal controllo di gestione interno.
Le politiche del personale sono preventivamente autorizzate dal Ministero ed ogni sei mesi il Comune per il tramite dei revisori dei Conti invia report alla Corte dei Conti il cui scopo è di monitorare costantemente la gestione dell'Ente ed il rispetto degli obiettivi di risanamento fissati nel piano di rientro
Oggi il Comune di Rieti è un Ente virtuoso dal punto di vista della gestione delle risorse economiche e finanziarie e molti indicatori lo testimoniano mentre nel passato, nonostante le risorse pubbliche sperperate per un controllo di gestione affidato all'esterno, l'Ente è stato portato sull'orlo del dissesto finanziario e del default, con buona pace di chi oggi si sveglia con qualche decennio di ritardo.
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