Su richiesta del consigliere del Comune di Rieti con delega alla scuola, Letizia Rosati, l’assessore regionale Claudio Di Berardino ha organizzato oggi un incontro, al quale hanno partecipato anche il consigliere regionale Fabio Refrigeri e il direttore generale dell’USR Lazio, Rocco Pinneri, per fare il punto su alcune problematiche emerse ultimamente sulla scuola del territorio.
Il consigliere delegato alla scuola, Letizia Rosati, ha ripercorso le tappe di una vicenda che inizia nel maggio scorso quando l’ANCI inviò a tutti i Comuni del cratere una nota di verifica sugli organici scolastici cui seguì una immediata riunione con i dirigenti scolastici del primo ciclo, che, come noto, non dipendono dagli Enti locali. Da tale ricognizione emerse qualche accorpamento di classe intermedia, prontamente lamentato dai rispettivi Dirigenti scolastici all’organo regionale superiore. L’11 giugno scorso quindi il Comune di Rieti inviò tale informativa all’ANCI che poi sensibilizzò anche l’USR il quale, nella riunione odierna, ha comunicato che, a breve, il Ministero finanzierà, ma solo fino il 31 dicembre, classi in deroga con le risorse degli organici aggiuntivi Covid. Sempre secondo l’Ufficio Scolastico Regionale, lo scorso anno quelle classi, oggi accorpate, erano state infatti concesse grazie agli organici Covid poi decaduti.
Nel corso dell’incontro odierno, il consigliere Rosati ha reiterato le istanze fortemente rappresentate dalla comunità scolastica locale e dai sindacati del comparto. Il primo è la mancanza di un dirigente dedicato al nostro territorio presso l’Ufficio Scolastico Provinciale che manca dalla fine del 2019. Tale ruolo è stato infatti ricoperto negli ultimi tempi da ben tre diversi dirigenti, di cui due in reggenza, e ciò rappresenta una criticità evidente al netto delle professionalità indiscusse dalle singole persone.
Il secondo tema è quello delle reggenze in provincia anche per le scuole che non sono sottodimensionate. Gli amministratori in questi anni si sono impegnati con molta fatica a promuovere il piano della razionalizzazone proprio per permettere al sistema scolastico di funzionare in modo capillare con dirigenti titolari. Il Comune di Rieti non ha scuole in tale situazione, ma, molti dei suoi dirigenti andranno di scavalco in provincia.
In merito alla primo punto il Dirigente dell’USR ha comunicato che in assenza di un concorso dedicato al ruolo per l’USP egli non può fare diversamente. Per quanto concerne invece i dirigenti neo-immessi in ruolo il territorio paga la sua la sua scarsa attrattività e pertanto le sedi in provincia restano vacanti.
In conclusione, i partecipanti all’incontro hanno rilevato che i problemi restano aperti ma si sta lavorando in maniera costruttiva tra i presenti nella trasversale ricerca di soluzioni.
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