La rimozione della cosiddetta "caciotta" da Piazza San Rufo è un tema di competenza del Comune. Va detto che già nel 2003 la Fondazione Varrone aveva presentato all'allora Sindaco Emili la proposta di rimozione e ricollocamento del monumento presso altre sedi. Quella proposta, tuttavia, non ebbe seguito per mancanza di risposta da parte dell’Amministrazione comunale. Subito dopo il mio insediamento, nell'ottobre del 2012, nella logica di ristabilire una giusta collocazione ad alcuni elementi di arredo urbano (come la rimozione delle cosiddette bare di via Roma), ho contattato la Fondazione per capire se vi fosse ancora l'interesse e la disponibilità economica riguardo allo spostamento del monumento. Verificato che sussisteva, abbiamo valutato le proposte che l'Architetto Roberta Carnevali, incaricata dalla Fondazione, aveva formulato e che riguardavano la ricollocazione del monumento presso uno dei seguenti punti: Piazzale Adolfo Leoni, Piazza Marconi, Piazzale antistante la Stazione Ferroviaria, Piazzale antistante il Palasojourner e Piazzale Veterani dello Sport (Stadio Centro d'Italia).
L'ultima opzione, proprio per le caratteristiche degli spazi e per l'affinità con la denominazione dello Stadio, ha convinto il Comune a optare per questa scelta. Dopo una serie di colloqui e confronti con la Fondazione Varrone abbiamo prospettato alla stessa la possibilità di collocare il monumento nei pressi dell'attuale biglietteria dello Stadio. Ribadisco, quindi, che la volontà di spostare il monumento è dell'Assessorato al Decoro urbano e non, come erroneamente riportato oggi da un quotidiano, della Fondazione Varrone che non ha influenzato in alcun modo le decisioni assunte dal sottoscritto.
E’ quanto dichiara l’Assessore al Decoro urbano, Alessandro Mezzetti.
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