“Desidero ringraziare il Comando provinciale dei Vigili del fuoco, il Gruppo speleo le talpe “F. Ermini” di Rieti e il Gruppo grotte e forre “F. De Marchi” de L’Aquila, per il lavoro compiuto mercoledì che ha consentito di riportare alla luce l’intero percorso del rifugio antiaereo sottostante le piazze centrali.
Il materiale video-fotografico raccolto ci consentirà, insieme a Legambiente, di studiare al meglio la possibile riapertura al pubblico del lungo cunicolo che si snoda tra via San Pietro Martire e via Potenziani.
Le immagini girate dai Vigili del fuoco, che nell’arco di diverse ore, e aprendo un varco nel muro che impediva di visitare un’ampia parte del rifugio, mostrano che l’opera è ben conservata, così come parte degli arredi e del vecchio impianto elettrico.
Attualmente è possibile accedere al rifugio solo attraverso il pozzetto riemerso davanti al Grottino durante i lavori del Plus, ma d’intesa con il Demanio valuteremo la possibilità di trovare una via più agevole attraverso uno dei cinque accessi presenti.
L’idea è quella di recuperare un luogo che appartiene alla storia della nostra città, conosciuto solo a chi ne fece utilizzo durante la Seconda Guerra mondiale, al fine di restituirlo alle nuove generazioni affinché non dimentichino le proprie radici.”
E’ quanto dichiara il vicesindaco Emanuela Pariboni.
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