Finalmente la musica di Giancarlo Menotti a Rieti: il titolo di teatro musicale della XIII edizione del Reate Festival, al Teatro Flavio Vespasiano il 10 ottobre alle 18 sarà La medium, opera che si caratterizza per una drammaturgia di taglio cinematografico. Protagonista il mezzosoprano Manuela Custer con un cast di giovani cantanti, l’Ensemble Novecento dell’Accademia di Santa Cecilia, diretto da Giovanni Di Stefano. La regia è di Cesare Scarton, i costumi di Anna Biagiotti, le scene di Michele Della Cioppa, le luci di Andrea Tocchio.
Il 9 ottobre inizia invece la serie dei concerti dei giovani interpreti di musica contemporanea vincitori del Concorso organizzato dal Festival. La pianista Majstorovic alle 18 suonerà nella Chiesa di San Giorgio.
Dopo il successo del debutto romano al Teatro Palladium il 2 e 3 ottobre testimoniato da recensioni molto lusinghiere, il titolo di teatro musicale, evento culminante del Reate Festival, quest’anno propone una delle partiture più significative del Novecento, La medium su parole e musica di Giancarlo Menotti, commissionata dalla Columbia University e rappresentata la prima volta a New York nel 1946 . Questo titolo accattivante, che si caratterizza per una drammaturgia di taglio cinematografico (non a caso lo stesso Menotti ne curò nel 1951 una versione cinematografica), nasce come coproduzione con il Teatro dell’Opera Giacosa di Savona e l’Ente Luglio Musicale Trapanese, e in collaborazione con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Accademia Filarmonica Romana, la Fondazione Roma Tre e il Teatro dell’Opera di Roma. L’opera verrà rappresentata al Teatro Flavio Vespasiano di Rieti (10 ottobre ore 18), per poi essere successivamente rappresentata anche a Trapani e a Savona. Protagonista nel ruolo della medium Manuela Custer, mezzosoprano dalla carriera internazionale, a cui si affianca un cast giovane di valentissimi cantanti. Giovani anche gli strumentisti dell’Ensemble Novecento dell’Accademia di Santa Cecilia, diretto da Giovanni Di Stefano. La regia è di Cesare Scarton, i costumi di Anna Biagiotti, le scene di Michele Della Cioppa, le luci di Andrea Tocchio.
La genesi dell’opera si riallaccia a un’esperienza realmente vissuta nel 1936 dal compositore e dall’amico Samuel Barber che, invitati a cena da una nobildonna inglese, parteciparono a una seduta spiritica organizzata dalla loro ospite per evocare la figlia morta adolescente. Questi ricordi stimolarono Menotti a realizzare un soggetto, per il quale scrisse non solo la musica, ma anche il libretto. Se l’opera ottenne un vivo successo di pubblico, fu però oggetto di non poche riserve da parte di alcuni critici che la bollarono come mero “lavoro ad effetto”, legato a una tradizione tutta rivolta al passato. Critiche smontate da Fedele D’Amico, autore, con l’approvazione dello stesso Menotti, della versione italiana del libretto, scelta per questa esecuzione nella convinzione che solo la perfetta comprensione del testo è in grado di produrre il pieno coinvolgimento del pubblico a cui il musicista mirava. Piuttosto che essere un tardo prodotto della tradizione verista, La medium mette in scena il pirandelliano dissidio tra finzione e realtà, tra fede e ragione, conferendo alla sua protagonista non tanto i tratti dell’approfittatrice senza scrupoli, quanto piuttosto la dimensione di un’eroina tragica, vittima dell’inganno da lei stessa ordito e della misteriosa forza dei propri poteri occulti.
Rappresentare un’opera di Giancarlo Menotti per Rieti ha inoltre un particolare significato, come sottolineato dal sindaco dott. Antonio Cicchetti durante la Conferenza Stampa del Festival. E’ un omaggio a quel musicista che aveva proposto alla città di Rieti, tanti anni fa, di diventare sede del Festival dei Due Mondi che poi avrebbe trovato accoglienza a Spoleto. Per Rieti, aveva osservato il Sindaco, era stata un’occasione persa. Da qui il valore che il Reate Festival riveste nella recente storia della città portando il grande messaggio della cultura lirica, restituendo quel livello culturale che la città merita.
Altro appuntamento del Reate Festival è il primo dei tre concerti offerti ai vincitori del Concorso di Interpretazione di Musica Contemporanea. Il 9 ottobre alle ore 18 nella Chiesa di San Giorgio la giovane pianista Lucija Majstorović, eseguirà musiche di Berio e Jolivet.
Il Reate Festival è realizzato con il contributo di Ministero della Cultura, Regione Lazio, Fondazione Alberto Sordi per i giovani, ENI, TIM, IGT, Poste Italiane, Acea, Unindustria. Soci fondatori: Comune di Rieti, Fondazione Varrone, Camera di Commercio di Rieti; socio sostenitore: Banca Intesa Sanpaolo; le attività sono realizzate in collaborazione con Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Accademia Filarmonica Romana, Fondazione Roma Tre Teatro Palladium, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro di Roma, Associazione Europa In Canto, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Conservatorio di Musica “Santa Cecilia”, Conservatorio “Alfredo Casella L’Aquila, Associazione She lives, Liceo Musicale di Rieti, Fondo Edifici di Culto - Ministero dell’Interno e in coproduzione con Teatro dell’Opera Giocosa di Savona ed Ente Musicale Luglio Trapanese.
INFO BIGLIETTI:
Rieti
Teatro Flavio Vespasiano: € 20 - € 10
Riduzioni del 50%: under 26 e over 65
Prenotazioni
Tel. 328 5361915
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