Nell’ambito del programma culturale del Giugno Antoniano Reatino sono previsti due appuntamenti itineranti ideati e coordinati da Francesco Rinaldi per Orizzonti Sabini in collaborazione con le compagnie Piccolo Teatro Città di Rieti, La Schiarica, Insieme per e Circolo de li Rapari.
Venerdì 21 alle 18 e 30 lungo la sponda sinistra del Velino “Camminenno pe’ lu fiume”, una passeggiata alla scoperta delle attività che si svolgevano nei secoli “Le storie della storia, le opere strutturali, le attività umane”.
Domenica 23 giugno alle ore 21 e 15 lungo le vie cittadine da P.zza Mazzini al Borgo “Lu bburgu eranu ddu’”, “Dalla Città alle due anime del Borgo dopo la Conquista Romana - Bburgu de li Ferari, Bburgu de le femmene e l’Isola de lu Bburgu”.
L’Assessore alla Cultura Letizia Rosati e l’Assessore all’Urbanistica, Centro Storico e Valorizzazione Identità Locale Giovanni Rositani:
“Vogliamo ringraziare le compagnie Piccolo Teatro Città di Rieti, La Schiarica, Insieme per e Circolo de li Rapari che, coordinate da Francesco Rinaldi per Orizzonti Sabini, animeranno il centro storico cittadino per due serate, raccontando le storie e le attività che hanno caratterizzato luoghi iconici, a partire dal fiume Velino, contribuendo a tramandare una cultura popolare in grado di affascinare reatini e turisti. Di pari passo ai numerosi recuperi del patrimonio edilizio del centro storico siamo impegnati a recuperare l’identità su cui la nostra comunità poggia le sue fondamenta e iniziative come queste sono in tal senso particolarmente preziose. Le attività che verranno svolte nell’ambito del Giugno Antoniano Reatino da queste compagnie rientrano nel progetto del Comune di Rieti dedicato alla promozione della cultura locale attraverso il teatro amatoriale e dialettale e in continuità con lo scorso anno. In tal modo queste realtà danno il loro contributo alla vita socio culturale cittadina in uno percorso voluto dall’Amministrazione al momento in cui è stata compiuta la scelta di permettere a tali gruppi di ottenere gratuitamente l’uso del Teatro Flavio Vespasiano”.
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