Il Santuario di Fonte Colombo è stato dichiarato sito di interesse storico-artistico particolarmente importante. La proposta, inoltrata dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Roma e per la provincia di Rieti, è stata accolta dalla Commissione regionale per il patrimonio culturale del Lazio del Ministero della Cultura.
L’ufficialità è arrivata nei giorni scorsi con un decreto del Presidente della Commissione, Leonardo Nardella, del quale si riportano di seguito alcuni estratti.
“Si ritiene che il Santuario di Fonte Colombo, se pur con rimaneggiamenti e sovrapposizioni che si sono andati a sommare nel corso dei secoli alle strutture originarie, rappresenti, soprattutto in virtù del forte legame con il territorio, un bene da tutelare, di importante rilevanza storica e culturale. Il complesso costituisce il luogo che meglio di altri ha fatto da sfondo ai momenti più importanti sia della vita di San Francesco sia di quello che poi sarà l’ordine monastico da lui fondato. Proprio qui, all’interno del Sacro Speco (la grotta sacra), San Francesco d’Assisi scrisse la regola definitiva del suo Ordine. Insieme al Santuario della Foresta, al Santuario di Greccio e al Santuario di Poggio Bustone (Convento di San Giacomo) è uno dei quattro santuari francescani che si trovano sul Cammino di San Francesco nella cosiddetta Valle Santa reatina”.
Grande soddisfazione per la decisione viene espressa dal Sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi, e dall’assessore alla cultura, Letizia Rosati:
“Accogliamo con grande gioia il pronunciamento della Commissione che sancisce il valore del Santuario di Fonte Colombo. Un riconoscimento che consegue maggior valore nell’ottica della promozione del territorio che proseguirà nei prossimi anni, anche in vista del Giulibeo 2025 e dell’Ottavo centenario della morte di San Francesco nel 2026. La straordinaria valenza culturale e simbolica di Fonte Colombo non è certo nuova per i reatini ma ora l’attestazione di sito di interesse storico-artistico contribuirà a far conoscere questo straordinario sito ben oltre i nostri confini. Cogliamo anche questa occasione per ringraziare la Comunità francescana che ancora oggi rende questi luoghi vivi e vitali”.
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