Una serata speciale, ieri 20 ottobre, per inaugurare la XVI edizione del Reate Festival. Protagonisti dieci musicisti attivi nelle più importanti sale da concerto del mondo, tutti insieme in occasione del recente riconoscimento dell’Unesco, che ha inserito il canto lirico nella lista dei patrimoni immateriali dell’umanità. Uniti nel ricordo della loro amatissima insegnante, Renata Scotto, scomparsa poco più di un anno fa.
Ma protagonista era il Reate Festival, nato nel 2009 sotto la direzione di Bruno Cagli proprio per valorizzare lo straordinario patrimonio del Belcanto. La sua esistenza è dovuta all’iniziativa dell’allora assessore alla cultura Gianfranco Formichetti. A lui la Sovrintendente della Fondazione Flavio Vespasiano Lucia Bonifaci e il Sindaco Daniele Sinibaldi nel ricordare l’entusiasmo dell’iniziativa e la lungimiranza dell’idea, hanno consegnato una targa di ringraziamento. Un’occasione di festa alla quale ha partecipato anche l’assessore alla Cultura Letizia Rosati e altri rappresentanti istituzionali.
E’ poi seguito il concerto, che ha proposto brani solistici e d’insieme tratti da opere come Rigoletto di Verdi, La Bohème di Puccini, La Clemenza di Tito di Mozart, Lucia di Lammermoor di Donizetti, con l’aggiunta di un paio di brani tratti da opere dell’Ottocento francese come Les contes d’Hoffmann di Offembach e Samson et Dalila di Saint-Saëns. Una successione di brani eseguiti con grande classe da parte di tutti. Il pubblico, che riempiva il teatro, ha risposto con entusiasmo. In finale, come bis, il celeberrimo brindisi de La Traviata ha unito tutti i protagonisti della serata: i soprani Rosa Feola e Teona Dvali, i mezzosoprani Adriana Di Paola e Anna Goryacheva, i tenori Davide Giusti e Moises Marin Garcia, i baritoni Simone Alberti e il basso-baritono Pedro Quiralte Gomez, accompagnati al pianoforte da Fabio Centanni e Diego Procoli.
fonte: Ufficio stampa Fondazione Flavio Vespasiano
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