Integrazione, partecipazione e attività di gruppo outdoor alla scoperta della natura, del territorio e di se stessi. E’ quanto si propone di realizzare il progetto di Montagnaterapia, nato dalla collaborazione tra il Comune, la ASL di Rieti, la Cooperativa sociale Valli Reatine e il Club Alpino Italiano.
Il progetto, sostenuto dalla dr.ssa Luana Faraglia, del Dipartimento di salute mentale della ASL di Rieti, e dall’assessore alle Politiche Socio-sanitarie, Stefania Mariantoni, è dedicato a ragazzi e adulti con problematiche psicofisiche; ha avuto inizio ad aprile e si protrarrà, con cadenza settimanale, ogni mercoledì, scegliendo, di volta in volta, uno dei diversi luoghi che caratterizzano il patrimonio naturale del territorio.
L’obiettivo è offrire esperienze in cui l’integrazione emerga in modo rilevante, in un’ottica di prevenzione dell’emarginazione e dell’esclusione sociale, ma anche di mantenimento e potenziamento di abilità fisiche e motorie. Le uscite in contesti naturali e paesaggistici, il ritrovarsi alla pari sui sentieri sono infatti elementi fondamentali per un clima favorevole al raggiungimento della “vetta” e in questo caso del benessere delle persone.
Alle prime uscite, a Terminillo e nella Riserva dei Laghi, hanno già partecipato molti ragazzi ospiti delle case famiglia del Dsm gestite dal Comune, accompagnati dal personale socio sanitario della Cooperativa sociale Valli Reatine e dalle guide del Cai di Rieti.
La testimonianza più suggestiva raccolta finora, che aiuta a comprendere il valore del progetto, viene proprio da una ragazza che ha preso parte alle uscite: “Durante la passeggiata - spiega - ci siamo trovati di fronte a un prato bellissimo e ciò che lo rendeva così bello erano tante margherite. La cosa più bella da sapere è che anche quando in superficie i fiori muoiono, sotto terra la vita continua per poi rigenerarsi, quindi il ciclo della vita non si interrompe mai”.
“Stiamo ampliando l’orizzonte dei nostri servizi - dichiara l’assessore Stefania Mariantoni - con nuove opportunità per l’utenza in un continuo percorso di riappropriazione di identità e di contatto con il mondo esterno e la natura. Dall’assistenza alla collaborazione con la ASL per la riabilitazione nell’handicap e nel disagio psichico”.
“Queste iniziative - commenta il dott. Sandro Corsi, presidente della Coop sociale ACTL, capofila della Coop Valli Reatine - sono il segno di come intendiamo vivere il rapporto con il territorio, in libertà e socialità. La Montagnaterapia è un po’ l’emblema di un modo di lavorare che dovrà caratterizzare il nostro operato, basato sull’ascolto, sulla comprensione dei bisogni e sulla ricerca condivisa dei migliori servizi e attività da offrire. Abbiamo ancora molte idee da sviluppare e da proporre e siamo certi che lavorando di squadra e in rete, tanto con gli enti pubblici quanto con il privato, potremmo dare anche noi il nostro contributo per una crescita inclusiva e sostenibile del territorio”.
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