Servizio Volontario Europeo, l’esperienza del Comune di Rieti e della Caritas Diocesana

Il Comune di Rieti e la Caritas Diocesana hanno aderito al Servizio Volontario Europeo (Sve), il programma di volontariato internazionale finanziato dalla Commissione europea nell’ambito di Erasmus +. Si tratta di un’ottima opportunità per richiamare l’attenzione dei giovani sulle condizioni che vivono le persone svantaggiate: promuovere la solidarietà, potenziare la consapevolezza interculturale, incoraggiare la partecipazione attiva dei giovani, conferire loro più responsabilità al fine di costruire una società migliore. L’obiettivo del progetto è quello di fornire ai giovani i mezzi per accrescere le proprie capacità di leggere la complessità dei fenomeni, le problematiche globali e locali e quindi affrontare le numerose sfide che incontrano nel mondo globalizzato di oggi. "I volontari - dichiara l’assessore alle politiche socio-sanitarie Stefania Mariantoni - hanno prestato servizio nell’ambito del progetto Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) del Comune di Rieti (titolare del progetto) e gestito dal Gruppo di volontariato “Il Samaritano” della Caritas diocesana di Rieti. Hanno avuto la possibilità di lavorare a stretto contatto con i richiedenti asilo e i rifugiati accolti nel progetto e l’opportunità di incontrarsi con persone provenienti da altre culture”. In tal senso è stata realizzata anche una piccola raccolta di storie che è scaturita dall’incontro tra i volontari SVE e i rifugiati del progetto Sprar del Comune di Rieti.

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